• Alessandro Vanzaghi - Scrittore
  • scrivi@alessandrovanzaghi.it

Alessandro Vanzaghi

Come gocce di pioggia scivolate via

Dopo “Fuoritempo” (Ensemble, 2018) e “4 novembre” (La Gru, 2022), entrambi reperibili su Amazon, lo scrittore della Pagine Scure torna con il suo nuovo romanzo.

Prezzo: cartaceo 14 euro – ebook: 2,99 euro

Acquistalo

Di ritorno dagli inferi
Non si capacitava di come la maggior parte delle persone facesse il possibile per rovinarsi l’esistenza, come se al termine del viaggio fosse prevista una specie di ricompensa per i martiri. Una tomba a doppia piazza dove starsene belli comodi o un vestito elegante dentro cui presentarsi al Creatore. Non credeva di essere speciale, né tantomeno migliore di chiunque altro. Per lui era perfettamente normale vivere a modo suo. Non doveva sforzarsi di essere com’era, gli veniva naturale. Riteneva che a nulla servisse sballarsi, pensare male, portare rancore, alzarsi la mattina e imprecare, rattristarsi per una brutta notizia letta in quarta pagina, abbattersi perché forse le cose sarebbero potute andare diversamente. Giammai! Procedeva tutto a gonfie vele e lui avrebbe continuato a godersela. Senza far troppo caso a orologi e calendari, critiche e occasioni perdute. No, lui avrebbe mantenuto il sorriso. Non come un cretino, né a denti stretti o per disperazione, bensì come una persona che apre la finestra la mattina, si trova davanti un cielo grigio ed è sicuro che le nuvole si toglieranno presto di torno.
Via io, via voi, via tutti
Beatrice sorrise mentre s’incamminavano verso l’uscita del parcheggio. Era stata una giornata intensa. La stanchezza si faceva sentire e le scarpe nuove non le davano tregua. Proseguirono senza fiatare. Dario reggeva un ombrello e si sforzava di respirare a pieni polmoni. Le gambe erano sufficientemente salde e il cranio sembrava aver ritrovato un minimo di stabilità. Pesava come un macigno, ma quantomeno aveva smesso di roteare su se stesso. Beatrice camminava al suo fianco. Non ce l’aveva con lui. Riteneva che avesse il diritto di affogare nell’alcol il dolore e la paura. Era rassegnata al fatto che non sarebbe mai tornato a essere l’uomo che un tempo aveva amato con tutto il cuore.
Stoccolma
Altre volte incontrava due anziani coniugi che usavano passare le loro domeniche pomeriggio seduti a un tavolino di un bar in piazza Martiri della Libertà. Un giorno aveva visto l’uomo allungarsi a fatica verso la moglie e baciarla con affetto sulle labbra. Forse voleva dimostrarle che l’amava ancora. O forse era un modo per esorcizzare un senso di colpa riaffiorato all’improvviso. Ciò che più l’aveva colpita era stata la semplicità dell’atto. Un viso proteso e leggermente inclinato. Istinto e sentimento. Nient’altro, nemmeno una parola. L’uomo si era rimesso comodo e i due erano rimasti in silenzio ancora cinque minuti, prima di andarsene. Beatrice, seduta due tavoli dietro con un drink in mano, li aveva seguiti con lo sguardo sin dove possibile. Il frastuono dei suoi pensieri era stato messo a tacere da un piccolo gesto intimo e sacrale.

Why You Should
Choose Our Services.

When you're ready, we're ready with a MultiBank High-Yield Savings Account. Save more with no limit on earnings.

We’re trusted by more than 3500 clients

  • Invest your way
  • Stay on top of the market
  • Benefit from your relationship
Learn more
Thumb
Shape
90%
Affordable Cost
85%
Quality of Work
  • Passive investment

    Comparison new ham melancholy.

  • HR management

    Comparison new ham melancholy.

  • Passive investment

    Business development

What we do

Turn information
into actionable insights

Marketing

Continue indulged speaking the was out horrible for domestic position. Seeing rather her you not esteem men settle genius excuse. Deal say over you age from. Comparison new ham melancholy.

Technology

Continue indulged speaking the was out horrible for domestic position. Seeing rather her you not esteem men settle genius excuse. Deal say over you age from. Comparison new ham melancholy.

Content

Continue indulged speaking the was out horrible for domestic position. Seeing rather her you not esteem men settle genius excuse. Deal say over you age from. Comparison new ham melancholy.

Branding

Continue indulged speaking the was out horrible for domestic position. Seeing rather her you not esteem men settle genius excuse. Deal say over you age from. Comparison new ham melancholy.

Strategy

Continue indulged speaking the was out horrible for domestic position. Seeing rather her you not esteem men settle genius excuse. Deal say over you age from. Comparison new ham melancholy.

Optimization

Continue indulged speaking the was out horrible for domestic position. Seeing rather her you not esteem men settle genius excuse. Deal say over you age from. Comparison new ham melancholy.

Shape

Where can I get analytics help?

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit. Qui consectetur at, sunt maxime, quod alias ullam officiis, ex necessitatibus similique odio aut! Provident, adipisci esse vero magni necessitatibus quisquam commodi.

How much does data analytics costs?

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit. Qui consectetur at, sunt maxime, quod alias ullam officiis, ex necessitatibus similique odio aut! Provident, adipisci esse vero magni necessitatibus quisquam commodi.

What kind of data is needed for analysis?

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit. Qui consectetur at, sunt maxime, quod alias ullam officiis, ex necessitatibus similique odio aut! Provident, adipisci esse vero magni necessitatibus quisquam commodi.

Team members

Meet our professional and expert team members

Thumb

Lucas Ethan

SEO Expert
Thumb

Jack Alexander

Marketing Expert
Thumb

William James

Graphic Designer
Review

10,000+ Happy Customers

LATEST NEWS

Most Popular Breaking News & Top Stories

18 Aug, 2021

Impossible admiration in particular conviction up.

Coming merits and was talent enough far. Sir joy northward sportsmen education. Discovery incommode earnestly no he commanded if. Put still any about manor. Estimable me disposing of be moonlight cordially curiosity.

Alessandro Vanzaghi

Con un certo istinto si nasce: non si può diventare scrittori se non c’è una luce, almeno soffusa, dentro.

Come nasce questa passione
Tutto inizia solo pochi anni fa. Mi trovo in ufficio, un giorno qualsiasi dell’estate 2015, e a metà pomeriggio un collega si volta verso di me e mi suggerisce l’idea di partecipare al “Prada Journal”.

Il concorso letterario è alla terza edizione, non richiede costi di adesione e prevede, per i vincitori, un premio in denaro e la pubblicazione all’interno di un’antologia digitale.

Ringrazio il collega e gli rammento che nella vita recupero crediti. Né gli studi classici né la mia passione per la scrittura possono ormai cambiare le cose.

I tempi in cui sognavo di fare il giornalista e scrivere magari qualche libro sono sepolti da un pezzo. Ho una famiglia, dei figli, troppe partite di calcio da giocare e vedere e troppe bottiglie con cui brindare.

Chi sono

Pagine Scure
Ottobre 28, 2024Il film tratto da questo romanzo, con i giganteschi Anthony Hopkins ed Emma Thompson, è nella mia top ten da sempre (ho una classifica per tutto, in pratica…). Devo dire che il libro è assolutamente all’altezza, non mi sarei potuto aspettare di più. E’ stata una lettura intensa, struggente. Mi sono accomodato accanto al protagonista-maggiordomo durante il suo primo breve viaggio di piacere dopo decenni passati al servizio di un lord inglese caduto in disgrazia. E’ la storia di una vita inespressa alla ricerca di una fantomatica “dignità” lavorativa che rappresenterebbe la massima aspirazione per qualunque uomo fuori dalla ristretta cerchia dei grandi signori che fanno ruotare la terra. Stevens, il maggiordomo, si immerge nei ricordi degli anni d’oro vissuti nella reggia di Darlington Hall accanto alla governante, la signora Kenton, segretamente innamorata di lui, con la quale ha condiviso un lungo periodo. Lui, tormentato dalla sacralità della sua professione (ogni giorno, ad esempio, si esercita per snaturarsi e rispondere con l’ironia che non gli appartiene alle battute di spirito del nuovo padrone di casa), non ha mai lasciato spazio ai sentimenti e ora, alle soglie della vecchiaia, si rende conto che non c’è tempo per rimpianti e ripensamenti e che l’unica cosa da fare è impegnarsi a vivere a fondo, nell’unico modo che gli è proprio, quel che resta dei suoi anni. Più che un libro, una lezione di vita. “E forse allora vi è del buono nel consiglio secondo il quale io dovrei smettere di ripensare tanto al passato, dovrei assumere un punto di vista più positivo e cercare di trarre il meglio da quel rimane della mia giornata. Dopotutto che cosa mai c’è da guadagnare nel guardarsi continuamente alle spalle e a prendercela con noi stessi se le nostre vite non sono state proprio quelle che avremmo desiderato?” [...]
Ottobre 18, 2024Una perla che mancava alla mia collezione. Classico dalla spiccata componente femminile, scritto con grazia, privo di volgarità, vivacemente dialogico, elegante, armato di lieto fine. Il fatto che mi sia piaciuto così tanto mi rallegra, poiché ho sempre il timore di non poter affrontare con la giusta predisposizione letture del tutto estranee al mio modo di considerare l’arte dello scrivere e, forse, la vita stessa. Il gusto ironico dell’autrice, così spiccatamente brava e consapevole della propria bravura; il suo saper parlare di poco o nulla suscitando interesse e curiosità; la classe infinita con cui ha condotto, me, stanco maschio etero bianco (per citare la nuova canzone di Brunori SAS), nato duecento anni dopo di lei, dentro una tela fatta di dame in cerca di di marito, galantuomini tutti d’un pezzo, signore d’alta corte e mascalzoni, ricevimenti e balli, fughe d’amore e ritorni, matrimoni d’interesse e amori per la vita, mi ha fatto soltanto del bene. Ho anch’io il mio orgoglio, anch’io i miei pregiudizi, ma so inchinarmi, avvinto, davanti alla grandezza. [...]
Ottobre 4, 2024Ed eccolo qui, il quarto e ultimo romanzo della saga, scritto (anzi, dettato alla moglie, a quanto pare) da Fante ormai in fin di vita, nel 1982. Arturo Bandini è un giovanotto di umili origini appena approdato a Hollywood in cerca di fama. La storia non risente affatto delle condizioni in cui l’autore la portò a termine: l’energia, la vitalità e le pulsioni sessuali sono intatte, la vena ironica immutata. Un romanzo di formazione o, meglio, di traviamento, che diverte, coinvolge e corrompe. Considerato dalla critica il meno riuscito dei quattro “Bandini”, personalmente lo ritengo il migliore al pari di “Aspetta primavera…” [...]
Settembre 18, 2024Terzo romanzo della saga Bandini, famiglia di origini abruzzesi immigrata nel Colorado di inizio ‘900. Fante si serve dello sguardo di Arturo, adolescente manesco innamorato perso del baseball e di una compagna di classe, per descrivere le ristrettezze e i paradossi dell’ambiente in cui sta crescendo. L’apparente incongruenza dei due diversi punti di vista con cui è raccontata la storia (quello del capofamiglia Svevo, manovale che passa le inoperose giornate invernali tra alcool, donne di dubbio gusto e gioco d’azzardo, e quello del figlio, con le sue paturnie per un amore non corrisposto e le difficoltà a interagire con i coetanei) a mio parere ne rappresenta l’elemento vincente. Scritto talmente bene da farmi subito passare all’ultimo libro della saga (“Sogni di Bunker Hill”) [...]
Settembre 2, 2024Me lo ricordo bene, lo scudetto della Samp datato 1991. Come anche quello del Verona di qualche anno prima. Sono eventi rari, a volte irripetibili, nel calcio e nello sport in generale. Eppure le favole esistono e, quando accade di assistervi, restano impresse nella memoria. Il libro (scritto, a quanto pare, con la collaborazione di tutti i giocatori scudettati) racconta la galoppata vincente di un gruppo di amici che aveva già vinto qualcosa di importante in quegli anni (due Coppe Italia e, soprattutto la Coppa delle Coppe) e che avrebbe sfiorato il miracolo nell’allora Coppa dei Campioni edizione 1991-1992, perdendo in finale contro il Barcellona di Cruijff. Numerosi gli aneddoti all’interno del libro, in cui in realtà si parla poco del campionato e delle partite e molto, invece, dei rapporti fra i giocatori, di confronti, goliardie e legami indissolubili, ma anche di discussioni e litigi. Ne escono benissimo il mister Vujadin Boškov (e non avevo dubbi in proposito), il presidente Paolo Mantovani (descritto come un uomo tutto d’un pezzo), e personaggi eccentrici come Cerezo, Vierchowod e Lombardo. Un po’ meno, invece, il cupo sovietico Mikhailichenko e soprattutto capitan Pellegrini, bistrattato a più riprese come uomo e come giocatore. Una menzione a parte per i gemelli del gol Vialli e Mancini, che guidarono la squadra riuscendo nell’impresa di superare il Milan di Sacchi e l’Inter dei record. Non serviva questo libro a ricordarci quanto fossero forti quei due. Giù il cappello, signori. [...]
Agosto 25, 2024Considerato il primo romanzo classico della letteratura russa, racconta le peripezie militari e l’amore contrastato di un giovane ufficiale (Pëtr Grinëv) accompagnato passo dopo passo dal suo fedelissimo anziano precettore. Il tutto durante l’insurrezione contadina (1773-1774) contro il dominio zarista, capeggiata dal cosacco Pugačëv. L’autore delinea perfettamente le figure dei due protagonisti principali e il loro controverso rapporto. Nella follia insita in una qualsiasi sanguinaria rivoluzione, Puskin sembra a tratti voler sospendere ogni giudizio di parte sulle atrocità compiute, rendendo “l’usurpatore” Pugačëv un dittatore capace anche di perdonare e l’integro soldato un uomo pronto a scendere a patti col diavolo pur di raggiungere l’obiettivo: riprendersi la sua amata Mar’ja, figlia, come da titolo, del capitano della fortezza di Belogórskaja, invano difesa dall’attacco degli insorti. [...]
Agosto 22, 2024Archetipo del romanzo storico ambientato nell’Inghilterra medioevale (1194 o dintorni). Narra il ritorno in patria di un coraggioso cavaliere, Wilfred di Ivanhoe, che ha seguito il re normanno Riccardo “Cuor di Leone” nella Terza Crociata ed è stato per questo motivo diseredato dal padre, ricco e sanguigno possidente sassone. Storia e leggenda si intrecciano in quello che è soprattutto un libro d’avventura. Persino i numerosi stereotipi oggi difficilmente digeribili (donne bellissime e sempre ammalianti, cavalieri indomiti, ebrei ricchi e avari, schiavi fedelissimi al padrone…) ed espedienti classici (il deus ex machina, su tutti), non nuocciono più di tanto all’evolversi della vicenda che resta avvincente sino al pur prevedibile epilogo. [...]
Agosto 8, 2024Libro consigliato al mio primogenito dai professori del Liceo che si appresta ad iniziare. E’ una vicenda di cronaca nera ambientata in uno sperduto paesino di campagna dell’estate 1978 e raccontata attraverso lo sguardo, i pensieri e il linguaggio di un bambino costretto ad affrontare qualcosa di enormemente più grande di lui. Il piccolo Michele scopre il terribile segreto di un suo coetaneo tenuto prigioniero in attesa di riscatto e diventa, pagina dopo pagina, giudice implacabile degli adulti che lo circondano, mostri camuffati da bravi genitori che lavorano notte e giorno per sostentare la propria famiglia. Lettura adatta per qualunque età. [...]
Luglio 18, 2024Diciassette storie che esaltano la forza immaginativa dell’autore e la sua visione onirica dell’Universo. E’ tutto poco “tangibile” dentro queste pagine pervase di misticismo, poesia, curiosità, astrattezza. Non mi hanno convinto i finali irrisolti, la presenza costante dell’ignoto e i troppi nonsense. Fra mostriciattoli verdi, omini immaginari, nani ballerini ed elefanti scomparsi, sembra sovente di trovarsi nel più volte citato mondo di Oz. I punti alti non mancano (“Sonno”, “Silenzio”, “L’ultimo prato del pomeriggio”), ma è con “Affare di famiglia” che la raccolta raggiunge l’apice. Il problema è che quest’ultimo è un racconto avulso dal contesto, dove si parla di cose dannatamente concrete (sesso, alcool, insofferenza), si litiga e ci insulta, si fuma e si rutta ascoltando musica rock. Come una cosa qualsiasi pescata da un libro di Bukowski e buttata nel mucchio. [...]
Luglio 16, 2024Per questo inizio estate volevo un testo leggero che trattasse magari uno dei miei argomenti preferiti. La scelta è ricaduta su un libro che racconta con brio miserie e splendori del calcio dilettantistico, in particolare dell’Atletico Nord, squadra della bassa novarese che milita nel campionato di terza categoria. Divertente, fruibile anche da chi non mastica calcio giorno e notte (non che la cosa mi riguardi…) e soprattutto di facile immedesimazione. Letto d’un fiato pensando alle avventure gloriose vissute al tempo che fu con la mia Vanzaghese e nell’ultimo decennio con gli eroici, irriducibili vecchietti dell’Atletico San Martino. Noi giochiamo comunque, cascasse il mondo. [...]
Luglio 15, 2024Estate 2011: Adolf Hitler si risveglia magicamente in un campo incolto del centro di Berlino. Nel giro di poche settimane si riambienta e ritrova l’antica fama prima come ospite e poi come presentatore di un talk-show televisivo. La Germania ri-assiste alla nuova ascesa scambiandolo per un comico eccezionale, così immedesimato nel personaggio da non abbandonarne mai le vesti. Non sempre da una buona idea scaturisce qualcosa di valido. Non è questo il caso: l’autore riesce addirittura a rendere verosimile l’assurdità di base. In che modo? Nascondendo la possibilità (tangibilissima) di un tragico ricorso storico dietro battute di spirito, fraintendimenti, situazioni grottesche, monologhi insensati. Interessante l’appendice che illustra dettagli storici e motiva la scelta dei contenuti. Bello anche il film/documentario che ne è stato tratto. Geniale. Assolutamente geniale. [...]
Luglio 12, 2024Il libro per eccellenza sul tema della vendetta. Una vendetta a lungo assaporata, congegnata nei minimi dettagli e infine attuata nella sua forma più sublime. Il lettore attende con la stessa pazienza del protagonista Edmond Dantès (alias “Simbad il marinaio”, alias “Conte di Montecristo”) l’esplosione di rabbia contro coloro che l’hanno calunniato e fatto rinchiudere ingiustamente, per quattordici lunghi anni, in una prigione da cui solo una fuga rocambolesca ha potuto salvarlo. Un altro classico aggiunto al mio repertorio. Molti lo considerano uno dei romanzi più belli mai scritti, ma non mi trovo d’accordo: l’eccessiva lunghezza non aiuta, come non aiutano le troppe iperboli, i casi fortuiti, i paradossi e le trovate fiabesche. Resta un lavoro eccellente, ma, se devo scegliere, dello stesso autore preferisco l’epopea de “I tre moschettieri”. [...]
Maggio 28, 2024Uno dei cinque internati di un manicomio civile nella Russia zarista diviene il principale interlocutore di Andrej Efimjc, medico che vede in lui l’unico essere umano col quale valga la pena condividere dubbi e riflessioni. Il racconto si basa sulla sottilissima linea di demarcazione tra i “normali” e i “folli”. Evidente (e coraggiosa) la denuncia sociale del sistema sanitario russo per quanto riguarda i cosiddetti malati di mente. Cechov all’altezza della sua fama. [...]
Maggio 23, 2024“Sai com’è: sono qui ubriaco ancora una volta e ascolto Chajkovskij alla radio. Gesù, lo sentivo quarantasette anni fa quando ero uno scrittore morto di fame ed eccolo qui di nuovo ora io sono uno scrittore con un po’ di successo e la morte va su e giù per questa stanza e si fuma i miei sigari beve qualche sorso del mio vino mentre il vecchio Pietro continua a darci dentro con la sua “Patetica”, ho fatto un bel pezzo di strada e se ho avuto fortuna è perché ho tirato bene i dadi: ho fatto la fame per l’arte, ho fatto la fame per riuscire a guadagnare cinque dannati minuti, cinque ore, cinque giorni, volevo soltanto buttare giù qualche frase, il successo, il denaro non importavano: io volevo scrivere e loro volevano che stessi alla pressa meccanica, in fabbrica alla catena di montaggio volevano che facessi il fattorino in un grande magazzino. Be’, dice la morte, passandomi accanto, ti prenderò comunque, non importa quello che sei stato: scrittore, tassista, pappone, macellaio, paracadutista acrobatico, io ti prenderò… okay, baby, le dico io. Adesso ci beviamo qualcosa insieme mentre l’una di notte diventano le due e lei solo sa quando verrà il momento, ma oggi sono riuscito a fregarla: mi sono preso altri cinque dannati minuti e molto di più.” [...]
Aprile 30, 2024Tutta l’angoscia del mondo riversata nella mente di una diciannovenne invitata a prostituirsi per salvare dalla bancarotta la famiglia (viennese e borghese). Impressionante come l’autore riesca a costruire l’intero racconto attorno alla reazione della protagonista alla supplica contenuta in una lettera della madre lontana. Non si avverte alcun cedimento, la tensione è sempre crescente. Il finale è inevitabile, l’unico possibile. Si legge d’un fiato e resta impresso dentro, come una fitta acuta di dolore. [...]
Aprile 14, 2024Letto nella tutt’altro che trepida attesa dell’adolescenza ormai prossima dei miei due figli. E’ un viaggio dentro la mente confusa di un diciassettenne, pieno di sogni e insicurezze, complessi e ambizioni sfocate. Scritto esattamente come andava fatto: con un linguaggio imperfetto, colloquiale, fatto di virgole fuori posto, iperboli, esclamazioni. Un libro che ha stregato intere generazioni e conquistato già dalla terza pagina anche il sottoscritto. [...]
Aprile 1, 2024Breve romanzo d’esordio accompagnato dal racconto ” Moonlight Shadow”, simile per linguaggio e atmosfere. L’autrice giapponese, ispirandosi (leggevo) al mondo dei manga, riflette sullo sgretolamento della famiglia tradizionale e l’elaborazione del lutto. Protagonista una ragazza poco più che ventenne che tira avanti, in un modo o nell’altro, grazie all’appoggio di personaggi strambi, quasi surreali. Godibile, dal tocco decisamente femminile (purtroppo non nelle mie corde) e in parte inespresso. “Dopo aver conosciuto una gioia simile, non posso tornare indietro. Voglio assolutamente continuare a sentire che un giorno morirò. Altrimenti non mi accorgo che vivo. Per questo è così la mia vita. A volte, nel buio, mi avvicino passo a passo verso l’orlo di un precipizio, ma se sbuco su una strada maestra tiro un sospiro di sollievo. Anche quando penso di non farcela, conosco la bellezza della luce della luna, lassù. Una luce che penetra nell’anima.” [...]
Marzo 29, 2024Romanzo capolavoro ambientato nell’Inghilterra del XII secolo, in pieno Medioevo. Tratta magistralmente temi quali la lotta di classe, l’emancipazione femminile, il potere laico e quello ecclesiastico, i rapporti di coppia, la fede, l’amore, i soprusi, i tradimenti, la morte. E’ una lunga e mai eccessiva rievocazione storica animata dai sentimenti forti, intimi, di donne e di uomini. L’autore lascia in eredità personaggi iconici: su tutti, il priore Philip, che con caparbietà interpreta la virtù cristiana a difesa di deboli e oppressi in uno scenario dominato da forza e brutalità. Unica pecca, a mio parere, il perfetto incastro di tutte le componenti sul finire della storia. Un lieto fine poco realistico, sebbene forse necessario per chiudere lungo una scia luminosa un libro magnifico. [...]
Marzo 16, 2024Storia di un omicida che trova rifugio in una locanda a conduzione familiare della provincia belga per sfuggire alla polizia. Dentro una scrittura lucida e lineare, restano equivoci dall’inizio alla fine i rapporti del protagonista con gli altri ospiti, con la coppia di anziani proprietari e con la giovane entraineuse complice inconsapevole dell’assassinio. Mi aspettavo molto di più considerate le tante recensioni positive. Mi è parso, invece, un (irrisolto) esercizio di stile. [...]
Gennaio 23, 2024Romanzo ambientato nel Portogallo del 1938, dove, sotto la dittatura di Antonio Salazar, la libertà di espressione è diventata un miraggio e la repressione violenta un mezzo diffuso. Pereira, giornalista di mezza età, vedovo obeso cardiopatico e triste, vive una presa di coscienza graduale, ma netta, e condivide con il lettore prima le proprie riflessioni sulla stabilità di un’esistenza vuota e assopita, poi la decisione sofferta di reagire e tornare ad essere un uomo, non più un fantoccio fuori dalla Storia. Un bellissimo libro che invita a trovare la forza dentro di noi e opporci sempre e comunque, ognuno coi mezzi più congeniali, a ogni forma di fascismo. [...]
Gennaio 6, 2024Un lunga, travagliata e magistralmente scritta storia d’amore, che amalgama tonalità epiche e da commedia senza mai eccedere nelle une e nelle altre. Lo stile, ricco di orpelli tipici del tempo (secolo diciottesimo), non pesa poiché si coniuga a meraviglia con ambientazione e personaggi. Il mio eroe è lo “squire” Western, padre della sposa, cacciatore alcolista ottuso aggressivo e in fondo adorabile. La qualità dell’intreccio, studiato nei minimi dettagli, non è guastata dalla lunghezza notevole dell’opera. E’ un Romanzo a 360 gradi, con la R maiuscola. [...]
Gennaio 4, 2024Un esperimento alchemico, un nonsense riservato a pochi eletti, un esercizio di stile, un manuale per cartomanti…di qualsiasi cosa si tratti, è decisamente uno dei libri peggiori in cui mi sia mai imbattuto. Scelto seguendo il consiglio di critici esperti (?!?), terminato solo grazie alle poche, pesantissime, pagine da leggere, nella speranza vana di poterci capire prima o poi qualcosa. Nulla, il vuoto assoluto. [...]
Gennaio 4, 2024Una stanza in cui ogni donna dovrebbe aver diritto di starsene in pace per leggere, scrivere, dipingere o anche soltanto per poter dedicare del tempo a se stessa, quel tempo da sempre rubatole dal marito padrone e despota e dai tanti, troppi figli, che dipendono esclusivamente da lei. È ciò che auspica la Woolf in queste poche pagine scritte quasi cento anni fa, quando l’emancipazione femminile nella sua Gran Bretagna era agli albori (il suffragio era stato esteso a tutte le donne del Regno Unito solo un anno prima, nel 1928). Non un romanzo, ma un saggio, pacato e riflessivo e non per questo meno battagliero, che indaga le ingiustizie sociali, la mancata libertà espressiva e il ruolo secondario di quello che era ancora in tutto e per tutto il sesso debole. Una finestra spalancata sul futuro. [...]
Dicembre 16, 2023“A chi non ha pace, né voglia, né tempo. Ai vinti e fottuti. A chi si nasconde dietro pagine d’inchiostro o pugni chiusi. A quelli che ci credono ancora, nonostante tutto. A chi sorride e mente. A chi piange e mente. Ai tanti che crollano, ai troppi che barcollano, a quelli che si aggrappano a qualunque cosa pur di restare in piedi. A chiunque attende un pallone sulla tre quarti, certo che nella serata giusta, con le spalle coperte e il primo avversario due metri lontano, possano accendersi riflettori e accadere miracoli. A chi non ce la farà, alla luna, al silenzio, agli illusi e ai pochi altri.” Questa è l’introduzione al libro di Vanzaghi, il cui titolo decanta uno dei mesi, a mio parere, più desolanti e malinconici dell’anno: novembre, che con il suo freddo, con la sua pioggerella costante, con le sue giornate corte e nuvolose, costringe uomini e donne a sperare che la giornata finisca nel migliore dei modi e il più celermente possibile. Quel mese che anticipa Natale e le festività, quel mese che ci ricorda l’infanzia e quanto siamo fallibili e inutili. Che ci ricorda tutto quello in cui credevamo e le persone che non sono più parte della nostra vita. La trama si dipana nelle poche ore di un quattro novembre qualunque, in cui le storie di quattro persone, alle prese con le loro misere esistenze e le difficoltà quotidiane, si preparano a vivere una storia dal destino già scritto: degli antieroi solitari e perduti, colti nel momento della rassegnazione, ma non prima di aver cercato di cambiare il corso degli eventi. Chi cerca di salvare un matrimonio a pezzi, chi scrive un elenco di improbabili obiettivi per mostrare la propria infallibilità, chi cerca vendetta per riportare in vita un morto, chi esce di casa nel buio della notte in cerca di incontri fortuiti. Vanzaghi scrive di noi, delle nostre delusioni. Concisamente, con frasi perentorie, descrive di quando ci accorgiamo di essere pedine di una scacchiera sconosciuta e desolata, di quando scopriamo di essere fallibili. Ma la perseveranza è quello che contraddistingue l’uomo, in grado di salpare nel mare in tempesta delle emozioni e dei ricordi che ci hanno sconfitto. [...]
Dicembre 16, 2023Sottovalutare forme espressive alternative alla propria è un errore che non andrebbe commesso. Mai avrei pensato di trovarmi a “recensire” una storia a fumetti parlando di un lavoro di grande originalità, che al di là della rappresentazione grafica (più che adeguata, ma meno interessante per me) riesce a sbloccare ricordi e far riflettere su tematiche dannatamente serie strappando sorrisi a volontà. Fra dialoghi arguti e dinamici, rimandi cinematografici e musicali, riferimenti alle psicosi, i tic, gli egoismi della generazione di nerd cresciuta davanti ai computer, l’autore è riuscito a scardinare dopo poche pagine i miei pregiudizi e a catturare la mia attenzione. Brindo a chi osa, m’inchino al genio. Grazie al mio imprevedibile fratello Marco Vanzaghi per avermi convinto a chiudere un occhio e partire. [...]
Dicembre 16, 2023“A chi non ha pace, né voglia, né tempo. Ai vinti e fottuti. A chi si nasconde dietro pagine d’inchiostro o pugni chiusi. A quelli che ci credono ancora, nonostante tutto. A chi sorride e mente. A chi piange e mente. Ai tanti che crollano, ai troppi che barcollano, a quelli che si aggrappano a qualunque cosa pur di restare in piedi. A chiunque attende un pallone sulla tre quarti, certo che nella serata giusta, con le spalle coperte e il primo avversario due metri lontano, possano accendersi riflettori e accadere miracoli. A chi non ce la farà, alla luna, al silenzio, agli illusi e ai pochi altri.” Questa è l’introduzione al libro di Vanzaghi, il cui titolo decanta uno dei mesi, a mio parere, più desolanti e malinconici dell’anno: novembre, che con il suo freddo, con la sua pioggerella costante, con le sue giornate corte e nuvolose, costringe uomini e donne a sperare che la giornata finisca nel migliore dei modi e il più celermente possibile. Quel mese che anticipa Natale e le festività, quel mese che ci ricorda l’infanzia e quanto siamo fallibili e inutili. Che ci ricorda tutto quello in cui credevamo e le persone che non sono più parte della nostra vita. La trama si dipana nelle poche ore di un quattro novembre qualunque, in cui le storie di quattro persone, alle prese con le loro misere esistenze e le difficoltà quotidiane, si preparano a vivere una storia dal destino già scritto: degli antieroi solitari e perduti, colti nel momento della rassegnazione, ma non prima di aver cercato di cambiare il corso degli eventi. Chi cerca di salvare un matrimonio a pezzi, chi scrive un elenco di improbabili obiettivi per mostrare la propria infallibilità, chi cerca vendetta per riportare in vita un morto, chi esce di casa nel buio della notte in cerca di incontri fortuiti. Vanzaghi scrive di noi, delle nostre delusioni. Concisamente, con frasi perentorie, descrive di quando ci accorgiamo di essere pedine di una scacchiera sconosciuta e desolata, di quando scopriamo di essere fallibili. Ma la perseveranza è quello che contraddistingue l’uomo, in grado di salpare nel mare in tempesta delle emozioni e dei ricordi che ci hanno sconfitto. [...]
Dicembre 16, 2023Prima che la fiamma si spenga, riscaldati con un libro. Per Natale regala un Vanzaghi a chi vuoi e liberati dal male. Titoli disponibili su amazon.it #comegoccedipioggiascivolatevia #4novembre #fuoritempo #alessandrovanzaghi.it [...]
Novembre 24, 2023Dramma torbido che scardina le (false) certezze di un matrimonio borghese basato sulla reciproca sopportazione. Racconta una banale storia d’amore e tradimenti dove non ci sono vittime, solo colpevoli. Finale a parte, prevedibile e affrettato, è scritto talmente bene da rendere interessante qualcosa che sa di già visto e rivisto. [...]
Novembre 4, 2023Come ogni 4 novembre che si rispetti, piove, fa freddo, la gente si odia, ogni speranza è vana. Leggiamoci il libro giusto, nel giorno giusto. [...]
Ottobre 23, 2023E’ la storia dell’amicizia tra un lavoratore stagionale con un sogno irrealizzabile nel cassetto e un gigante ritardato dalla forza portentosa e purtroppo incontrollata. Sullo sfondo, un mondo rurale di poveri ed emarginati dove i pochi legami esistenti paiono indissolubili. L’autore si dedica all’essenziale: non racconta e non spiega, fa parlare i suoi personaggi attraverso dialoghi scarni, realistici, perfettamente aderenti all’ambientazione. Ci si ritrova a leggere al fuoco di una sera fredda, fra le risa, le bestemmie e i sospiri di quegli uomini senza nome. [...]